Lo stile Luigi XIV
Lo stile Luigi XIV è caratteristica del secondo Seicento è completamente dominato dalla figura di Luigi Il secolo XIV, detto il Re Sole...
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L’impegno più grande di questo re fu quello di dimostrare al mondo l’eleganza della Francia e soprattutto della sua monarchia, attraverso sfarzo e la grandiosità dei quali amava circondarsi. Anche la nobiltà che gravitava attorno alla reggia per rendersi gradita al sovrano dovette concorrere a questo impegno, cosicché artisti e artigiani furono impegnati a produrre opere atte a magnificare la gloria di Luigi XIV.
Questa politica, che a prima vista può apparire molto superficiale, nascondeva uno scopo ben preciso. La ricchezza del paese gravitava unicamente attorno alla figura del re, per cui, per controllare meglio anche le arti, si pensò d’istituire un sistema centralizzato alle dipendenze di un sovrintendente. Artisti e decoratori riunirono le loro botteghe in una fabbrica nelle vicinanze di Parigi, e questa manifattura prese il nome di Manifacture royale des meubles de la couronne. Ma essa passò alla storia come la fabbrica Gobelins (dal nome dei celebri tintori di Reims), e gobelins vennero chiamati gli arazzi.
Il compito di questa manifattura, per volere del re, fu quello di creare un’arte di gusto francese, pur mantenendosi in contatto con le nuove correnti artistiche degli altri paesi. Da queste botteghe uscirono i progetti e gli arredi che resero famoso lo splendore di Versailles. In questo periodo nel quale tutto era grandioso, i mobili furono di proporzioni maestose.
La colonna lasciò il posto al pilastro e all’alto rilievo fu preferito quello basso, meno appariscente. Ai motivi ornamentali classici propri del Rinascimento (foglie d’acanto, di quercia, e zampe di leone, grifoni, delfini, ecc.) si unirono molto frequentemente le insegne reali: le due “L” incrociate e i motivi a raggio di sole.
Dei mobili reali, molti furono eseguiti in argento, ma di questi non è giunto sino a noi nessun esemplare. L’impiallacciatura in ebano, tanto usata durante il regno di Luigi XII, passò di moda. Al suo posto vennero sostituiti con il feltro, la tartaruga e l’ottone.
Caratteristica dello stile Luigi XIV furono gli intarsi, André-Charles Boulle (1642-1732), creò un stile cosi personale che da allora gli arredi lavorati in tal modo presero il nome Boulle. Molto apprezzate furono anche le cineserie.
Appartiene a questo periodo anche un modello con orecchioni laterali, che può venir considerato l’antenato della bergère. Il tavolo più caratteristico in stile Luigi XIV fu quello rettangolare, eseguito in legno intagliato e dorato. Esistevano però anche tavoli in argento massiccio e altri intarsiati in tartaruga, in ottone e in marmo.
Un tavolo speciale a carattere puramente decorativo fu la consolle. Appoggiata al muro, il suo compito era quello di servire da base a grandi specchi e di appoggio a preziosi soprammobili. Quest’arredo era cosi lavorato da sembrare più un pezzo di scultura che un mobile. II piano molto frastagliato era sempre arricchito da un fregio lavorato “a conchiglia”, “a volute”, “a mascheroni”. Mentre nei primi modelli le gambe “a cariatide” o “a balaustra” erano legate tra loro da traverse incrociate, nei modelli successivi i supporti venivano limitati a due gambe anteriori intagliatissime unite tra loro mediante una traversa: in questo caso la consolle veniva appoggiata direttamente al muro.
Come durante il periodo precedente, la parte lignea del letto era limi tata alla struttura portante, mentre quella decorativa veniva dotata di rivestimenti in tessuti preziosi. Il modello più comune era quello con quattro colonne. Nasce in questo tempo il letto da riposo; meno imponente di quello normale e privo di cortinaggi, permetteva a più persone di prender posto sedute su di esso. La sua funzione precorre quella del moderno divano. Le proporzioni dell’armadio erano sempre monumentali, sia che fosse sontuosamente decorato nello stile Boulle, sia che venisse più semplicemente ornato di intagli in legno.
I mobili che segnano la loro nascita durante il periodo Luigi XIV sono il bureau e la libreria. L’ideatore del bureau fu Boulle: gli esemplari più antichi, dalla forma di un sarcofago sostenuto da pesanti piedi, sono opera sua. Più tardi la forma di questo mobile si delinea maggiormente: si trovano infatti esemplari panciuti, con due serie di cassetti, sostenuti da otto gambe “a S” oppure “a balaustra”.
La libreria prende la sua forma dall’armadio. Pur mantenendo la medesima importanza come proporzioni, sembra meno pesante poiché le ante della parte superiore presentano pannelli in vetro al posto di quelli normali lavorati.