Lo stile Luigi XV

Con questo stile così personale non è più l’Italia a dettare legge nel campo dell’arredamento, ma un’altro paese: la Francia, che impone a...





Con questo stile così personale non è più l’Italia a dettare legge nel campo dell’arredamento, ma un’altro paese: la Francia, che impone all’Europa il suo gusto con il Rococò ed una nuova fonte d’ispirazione.

Il modello è la natura, non più il mondo classico. Gli artisti s’ispirano alle grotte, alle cascate, a tutto ciò che ha vita e movimento e non alla staticità di un pezzo archeologico. Tra le decorazioni più usate troviamo le conchiglie, circondate da linee sinuose quasi simili ai movimenti dell’acqua, animali fantastici, intrecci di fogliame e di fiori. I legnami più in uso sono quelli esotici, dalle venature rare. I colori preferiti sono le tonalità pastello, azzurre verdi, avorio e molto bianco con oro.

La sedia Luigi XV dimostra chiaramente di offrire una maggiore comodità. La più caratteristica è senz’altro la bergère che ha, oltre lo schienale e il sedile, anche le sponde laterali imbottite. Nascono in questo periodo anche nuovi tipi di sedili quali la veilleuse che rappresenta un incrocio tra il divano e il letto a giorno, e la duchesse brisée, che può venire considerata l’ava delle nostre poltrone allungabili, in quanto era formata dal corpo della poltrona completato da una parte staccata che, aggiunta, la trasformava in un divano.

Le esigenze di una vita che si svolgeva soprattutto nei salotti e un desiderio di maggiore intimità durante la conversazione portano alla ribalta della moda un arredo quasi completamente sconosciuto durante i secoli precedenti: il divano. Ne esistono di diversi modelli. Forse i più comuni sono quelli detti canapè che si presentano con uno schienale piuttosto alto, dalla linea senza interruzione e con i braccioli ondulati. Pure di attualità è il modello sultane: mancando di spalliera, doveva venir appoggiato alla parete. Su di esso prendevano posto numerosi cuscini, tra i quali due a forma di grossi rotoli sistemati alle estremità del sedile.

Il letto più sfruttato in quest’epoca è il solito monumento a baldacchino, posto al centro della stanza. Ma, poiché le esigenze della nuova società non lo considerano più il punto di ritrovo dell’abitazione, incominciano ad apparire nuovi modelli di proporzioni più modeste e accostati alla parete.

Nello stile Luigi XV il tavolo ha scarsa importanza. È possibile trovarne di forme diverse e di piccole dimensioni, con un uso specifico: da gioco, da lavoro, da caffè, ecc.

Più importante e di fattura più definita è invece il tavolo a scrittoio. Ve ne sono di grandi e di modeste dimensioni e molte volte i piani intagliati celano cassetti segreti.

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